
Cos’è il prezzo PUN? Cos’è il prezzo PSV?
“PUN”: questa parola è presente nelle bollette dell’energia elettrica di tantissimi italiani. Allo stesso modo, milioni di persone trovano la sigla “PSV” nelle loro bollette del gas. Vuoi scoprire cosa significano questi due complicati acronimi, dietro cui si nasconde la definizione di una componente del costo materia prima che viene fatturato in bolletta?
Semplice, Il PUN (prezzo unico nazionale) e il PSV (punto di scambio virtuale) sono componenti del prezzo dell’energia elettrica e del gas. Rappresentano il prezzo sui mercati all’ingrosso che viene pagato dai fornitori per procurarti l’energia che ti serve:
- per l’energia elettrica si parla di PUN – Prezzo Unico Nazionale.
- Per il gas ci si riferisce al PSV – Punti di Scambio Virtuale.
Entrambe queste parole sono fondamentali sia per comprendere le tue fatture, sia per valutare diverse offerte di energia e trovare quella che ti conviene di più. Scopriamo cosa significano nel dettaglio!
In questo articolo troverai:
- Il PUN e i suoi effetti in bolletta
- PUN e offerte green
- Cos’è il PSV quando si parla di Gas
- Come abbassare il PUN
Il Prezzo Unico Nazionale e i suoi effetti in bolletta
Il prezzo dell’energia che vediamo salire e scendere ogni giorno è uno solo: è il Prezzo Unico Nazionale che, per legge, si forma sulle piattaforme del Gestore Mercati Energetici (di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze). Questo mercato fa incontrare la domanda e l’offerta, formando un prezzo che tiene conto del costo di produzione di tutta l’energia elettrica, sia quella rinnovabile sia quella fossile.
Perché è importante capire che cos’è il PUN? Perché buona parte dei contratti di energia per il consumatore fanno riferimento a questo prezzo. Infatti, le società di vendita dell’energia propongono contratti o a prezzi fissi (quindi sempre uguali, a prescindere dalle oscillazioni del PUN) oppure a prezzi indicizzati (ovvero variabili). Se scegli di sottoscrivere un contratto con un prezzo indicizzato, questo seguirà l’andamento del PUN e del prezzo all’ingrosso di altre materie prime come il petrolio o il gas, che, poiché sono usate per produrre energia elettrica in modo tradizionale, influenzano le oscillazioni del PUN. Abbiamo spiegato come distinguere questi due tipi di offerte in dettaglio in questo articolo.
Per questo motivo le offerte indicizzate al PUN, dette anche offerte variabili, hanno vantaggi e svantaggi. Quando il prezzo scende, sono molto convenienti! Quando il prezzo sale, può essere meglio bloccare il prezzo con offerte a prezzo fisso.
Prezzo Unico Nazionale e offerte green
I fornitori di energia green si rivolgono al mercato elettrico come tutti gli altri quando acquistano energia; anche se vendono solo energia prodotta da fonti rinnovabili, perché ad oggi per motivi tecnici esiste solo una rete nazionale, dove l’elettricità viene conferita tutta insieme (trovi i dettagli in questo articolo). Vale anche per i fornitori di energia green (pochi) che sono anche produttori di energia pulita, come il gruppo di cui fa parte PLT puregreen.
Anche le offerte green possono essere a prezzo fisso o a prezzo indicizzato al valore del PUN, proprio come le offerte di energia prodotta da fonti tradizionali: a differenza di quest’ultime, le offerte di energia prodotta da impianti a fonte rinnovabile permettono di sostenere la trasformazione ecologica e di fare la propria parte per un mondo più pulito.
Cos’è il PSV quando si parla di Gas? Perché PUN e PSV sono legati?
Il discorso che abbiamo fatto sopra per l’energia elettrica vale anche per il gas. Scegliendo un’offerta variabile o indicizzata, si sceglie un’offerta che ha un prezzo in bolletta legato al costo della materia prima all’ingrosso. Il prezzo viene determinato sui Punti di Scambio Virtuali (PSV), che rappresentano il punto di incontro tra venditori e acquirenti del gas. Come per l’energia elettrica, anche qui è presente un mercato regolato conosciuto come Borsa del Gas.
Ricapitolando, il punto di scambio virtuale (PSV) è il principale punto di incontro tra domanda e offerta del mercato del gas in Italia. È qui che si definisce il prezzo all’ingrosso ed è in base a questo valore che viene stabilito mese dopo mese il prezzo della materia prima nella tua bolletta.
Ma il PSV ha un impatto diretto anche sul costo PUN (il Prezzo Unico all’ingrosso dell’elettricità) proprio perché il gas è troppo spesso l’unica fonte in grado di garantire la produzione di energia elettrica. I due prezzi, per questo motivo, si muovono spesso insieme. Succede anche quando si parla di energia 100% green, semplicemente perché a livello di sistema (quindi di prezzo nazionale) ce n’è ancora troppo poca!
Come abbassare il Prezzo Unico Nazionale?
Che fare allora? Abbiamo visto che il PUN è un prezzo determinato su un mercato regolato, che fa incontrare migliaia di produttori e centinaia di fornitori. Quindi, nessun singolo fornitore e nessun singolo produttore può determinare il prezzo del PUN. Neanche uno Stato come quello italiano può farlo. L’unico modo per abbassare questo indicatore così importante per le nostre bollette è agire tutti insieme: consumatori, industrie, operatori energetici.
Come tutti i mercati, anche quello dell’energia è composto da domanda e offerta. Ed ecco perché possiamo incidere in due modi. Dal lato della domanda, riducendo la domanda totale di energia in Italia: significa moderare i consumi, consumando meno e soprattutto meglio, con più intelligenza.
Dal lato dell’offerta, aumentando la produzione di energia rinnovabile. Infatti ogni impianto installato eolico o fotovoltaico installato contribuisce a ridurre la dipendenza da fonti fossili, e quindi contribuisce a ridurre il prezzo di mercato dell’energia. Puoi farlo in autonomia a casa tua, installando un piccolo impianto, ma puoi farlo anche partecipando alla rivoluzione sostenibile fatta dai fornitori di energia green!